Accoglienza dei profughi dall’Ucraina a Cagliari
I Salesiani di Cagliari si preparano all’accoglienza dei profughi ucraini, in particolare minori e famiglie. Questo è il senso dell’appello girato alle famiglie della scuola da parte del direttore, don Michelangelo:
Come Salesiani d’Italia ci stiamo attrezzando certamente per aiutare i nostri confratelli a sostenere le grandi necessità della popolazione e dei giovani in particolare, ma a lungo termine anche per accogliere i profughi che già arrivano nel nostro Paese, in particolari mamme con i loro bambini, minori e intere famiglie. Nel predisporre in modo organizzato questa grande accoglienza, che passa attraverso i canali ufficiali delle Prefetture e della Caritas, è rivolto un grande appello a ciascuno di voi, alle vostre famiglie, ad aprire le proprie case per ospitare una famiglia di profughi ucraini, o qualche minore, per un tempo prolungato, quello necessario perché la situazione possa tornare ad una certa calma.
Servizio di Luca Neri – Videolina, 6 Marzo 2022.
Insieme ai Salesiani di tutta Italia, insieme alla Caritas, insieme alle diocesi e insieme a tantissime associazioni, vogliamo iniziare a prepararci aprendo le porte delle nostre case all’accoglienza concreta. Abbiamo dato questa disponibilità già concretamente ad alcune famiglie amiche di famiglie ucraine che sono già in viaggio.
👉🏻 L’Istituto offrirà anche la possibilità di proseguire gli studi all’interno della propria opera.
Nel nostro piccolo è quello che possiamo fare: garantire a questi ragazzi la possibilità di continuare una vita normale con altri compagni e con altri amici, e poi pian piano vediamo se sarà necessario imparare o loro l’italiano o noi l’ucraino.
Don Michelangelo Dessì
Già numerose sono le famiglie che hanno risposto con generosità all’appello. Nei prossimi giorni le candidature saranno gestite dal coordinamento nazionale di Salesiani per il Sociale. Si sarà poi inseriti in una rete dove si potranno ricevere tutte le informazioni e – quando le Prefetture chiederanno – saremo pronti per la gestione dell’accoglienza concreta a queste persone che scappano dalla guerra.