RADIOLAB: fase finale

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A conclusione del percorso iniziato con lo European Radon Day del 7 novembre scorso, che aveva dato avvio al progetto RadioLab, nel pomeriggio di lunedì 20 maggio le ragazze e i ragazzi della nostra quinta scientifico hanno avuto la possibilità di entrare nel vivo della parte sperimentale del progetto. Ognuno di loro ha portato con sé al Dipartimento di Fisica dell’Università di Cagliari il proprio dosimetro, dopo un’esposizione in casa durata circa quattro mesi. Accompagnati dalla prof.ssa Viviana Fanti e dal dott. Daniele Barrale, che ringraziamo infinitamente per la loro costante disponibilità ed estrema competenza, gli studenti hanno preparato una soluzione di idrossido di sodio per l’attacco chimico dei loro dosimetri; tale trattamento ha permesso di ingrandire le tracce prodotte dal decadimento del radon. A questo punto ogni studente ha potuto esaminare il proprio dosimetro “foracchiato” al microscopio ed acquisire un set di immagini campione utili per la successiva analisi dati. Gli studenti si occuperanno ora del conteggio delle tracce lasciate dalle particelle alfa sui dosimetri, che porterà alla determinazione del valore della concentrazione di radon.
Il progetto RadioLab, promosso dall’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione studentesca e le famiglie sul tema della radioattività ambientale. Ci aspettiamo che i dosimetri dei nostri studenti siano intonsi e “puliti”? Certamente no. Siamo costantemente attraversati da radiazioni ionizzanti; ci siamo evoluti “nutrendoci” di radiazioni ionizzanti. L’esistenza stessa di leggi che stabiliscono dei valori di soglia per la concentrazione di radon-222 negli ambienti domestici e di lavoro dovrebbe suggerirci che la formula “radioattivo=pericoloso” non è una buona equazione. Per citare Paracelso, medico vissuto tra il XV e il XVI secolo: «Tutto è veleno: nulla esiste di non velenoso. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto».
Un sincero ringraziamento va alla prof.ssa Fanti e al dott. Barrale, che ormai da due anni accompagnano le quinte del nostro Liceo Scientifico in questo percorso, e alle studentesse e agli studenti dell’attuale quinta per la disponibilità e l’impegno mostrati nel progetto.

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