SMARTPHYSICS

Durante le scorse settimane i ragazzi della quarta liceo scientifico si sono messi alla prova con il famoso “effetto Doppler“, di cui tutti abbiamo costantemente esperienza. Si tratta del fenomeno per il quale, ad esempio, il suono della sirena di un’ambulanza si fa più acuto (frequenza più alta) se questa si avvicina a noi, più grave (frequenza più bassa) se si allontana.

Ma c’è davvero bisogno di un veicolo ad alta velocità per sperimentare, ma soprattutto misurare, un simile effetto?

Fortunatamente la tecnologia ci viene in aiuto: il nostro smartphone è a tutti gli effetti un laboratorio di fisica, che ci permette – se usato con consapevolezza – di eseguire esperimenti di ottica, elettromagnetismo, cinematica, dinamica, acustica e tanto altro. I ragazzi sono riusciti a ricreare le condizioni sperimentali adatte con pochi materiali: alcuni dei loro smartphone sono stati utilizzati come cronometri, altri come generatori di frequenze, altri ancora come rilevatori di frequenza; se a questi ingredienti aggiungiamo una cassa bluetooth, alcuni studenti volontari disposti a correre ad una velocità più o meno costante (simulando il ruolo di un’ambulanza) e un pizzico di conoscenza del foglio di calcolo per l’elaborazione dati, il gioco è fatto!

Un grazie a tutti gli studenti e le studentesse che hanno accettato l’esperienza senza tirarsi indietro e che, tra impegno e risate, si sono messi in gioco!

 

 

Prof. Antonio Atzeni

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